Revolving Histories (#bangbang-1892)
Please Peace
https://ariane.nu
Please Peace
(2022)
https://ariane.nu
Lugeon, Ariane; Hornbuckle, Dove; Hsieh, Pei-Wen; Kapeljuh, Kristina
Lugeon, Ariane (Performer)
Hornbuckle, Dove (Performer)
Petreikis, Martynas (Eventcurator)
Hsieh, Pei-Wen (Camera)
Hornbuckle, Dove (Performer)
Petreikis, Martynas (Eventcurator)
Hsieh, Pei-Wen (Camera)
Niente - niente spazio, niente tempo, niente erba
Vuoto, carburante del vuoto, nessun colore L'inizio di una fine.
La performance è una risposta diretta alla guerra russo-ucraina, iniziata durante la residenza del SIM a Reykjavik. Tutti noi eravamo scioccati, attoniti e devastati. Questa performance e, infine, il video sono diventati strumenti per comunicare le emozioni collettive di tre sconosciuti a Reykjavik, un appello alla pace e all'unione in un fragile momento di incertezza, e una scelta di fare la differenza attraverso l'arte.
L'idea iniziale di Ariane ha creato le basi per la forma della performance. Un simbolo chiave della performance, il vestito, diventa un processo in sé, un filo intrecciato. Contemporaneamente, riporta lo spettatore all'inizio dell'opera. Simbolico, allude al mito del filo di Arianna nel labirinto, ma con una differenza cruciale. A differenza della narrazione di una storia greca, l'opera di Arianna inizia con l'intreccio del compimento. L'inizio di una fine.
L'idea alla base della performance ha subito una drastica metamorfosi alle 5 del mattino del 24 febbraio. Come si legge nell'intervista di Ariane, era difficile raccontare una storia senza reagire all'invasione russa dell'Ucraina. Con l'intuizione e i gesti simbolici, come l'accensione delle candele, Ariane ha trasformato una narrazione in un appello alla pace.
Ogni scelta che facciamo nella vita quotidiana è inevitabilmente politica, da una tazza di caffè a un viaggio di vacanza. Anche il silenzio è politico, soprattutto quando è quello verso la libertà e la terra invasa della nazione ucraina. La guerra odierna tra Ucraina e Russia colpisce la democrazia in tutto il mondo e non possiamo rimanere in silenzio. Riteniamo che sia fondamentale reagire agli eventi politici attraverso l'arte. È necessario creare un dialogo, dissentire, sostenere e stare dalla parte dell'Ucraina.
Vuoto, carburante del vuoto, nessun colore L'inizio di una fine.
La performance è una risposta diretta alla guerra russo-ucraina, iniziata durante la residenza del SIM a Reykjavik. Tutti noi eravamo scioccati, attoniti e devastati. Questa performance e, infine, il video sono diventati strumenti per comunicare le emozioni collettive di tre sconosciuti a Reykjavik, un appello alla pace e all'unione in un fragile momento di incertezza, e una scelta di fare la differenza attraverso l'arte.
L'idea iniziale di Ariane ha creato le basi per la forma della performance. Un simbolo chiave della performance, il vestito, diventa un processo in sé, un filo intrecciato. Contemporaneamente, riporta lo spettatore all'inizio dell'opera. Simbolico, allude al mito del filo di Arianna nel labirinto, ma con una differenza cruciale. A differenza della narrazione di una storia greca, l'opera di Arianna inizia con l'intreccio del compimento. L'inizio di una fine.
L'idea alla base della performance ha subito una drastica metamorfosi alle 5 del mattino del 24 febbraio. Come si legge nell'intervista di Ariane, era difficile raccontare una storia senza reagire all'invasione russa dell'Ucraina. Con l'intuizione e i gesti simbolici, come l'accensione delle candele, Ariane ha trasformato una narrazione in un appello alla pace.
Ogni scelta che facciamo nella vita quotidiana è inevitabilmente politica, da una tazza di caffè a un viaggio di vacanza. Anche il silenzio è politico, soprattutto quando è quello verso la libertà e la terra invasa della nazione ucraina. La guerra odierna tra Ucraina e Russia colpisce la democrazia in tutto il mondo e non possiamo rimanere in silenzio. Riteniamo che sia fondamentale reagire agli eventi politici attraverso l'arte. È necessario creare un dialogo, dissentire, sostenere e stare dalla parte dell'Ucraina.
tradotto automaticamente dalla lingua inglese
Additional
Ariane Lugeon is a textile and performance artist from the planet Earth with a Swiss passport. She likes to bring traditional hand craft together with contemporary themes, for example, by combining knitting with provocative statements.
With her art,Ariane manages to materialise emotional states with textile fibres and, thus, to let them interact with the environment, so that the observer recognises it, and feels like looking into a mirror. Ariane connects in her performance art of textile and performance together.The threads are connections to the Video art by Wen and the drawing by Kristina.
Ariane was born in 1974 in Switzerland, Biel. She lives and works in Copenhagen (DK), Basel (CH) and Hégenheim (F).
Autodidact. nonconformist. developing.
Freelance artist for more than 20 years.
Textilart, Installation, Performance, Photography
Embroidery & Knitting is her passion.
Wen Hsieh is a junior film director and editor whose films featured in Mercedes Benz fashion week Russia in 2021. Her image creations were published in some digital magazines and print magazines around Europe these few years. Furthermore, she had a group photography exhibition in London in 2021.Wen's experiences of studying fashion womenswear design (2002-2006) and applied imagination (2019-2020) and being a stylist ( from 2009) in the films and television industry nourish her horizon and shape the style of her visual delivery, being highly sensitive to the balance between showcasing garments and storytelling.Wen believes the power of garment styling is not only a beautiful decoration of the human body but also inner voice delivery. Nowadays She contributes her ability on delivering sustainability through her films.
Kristina Kapeljuh is an artist and illustrator with multicultural background. She was born in Ukraine, lived in Hungary, studied in Scotland, Switzerland, and England.A transdisciplinary approach to creative practice has brought her work to diverse contexts. Her recent artist residencies and exhibitions were held across Europe, including Ukraine, Iceland, and Austria. Main narratives of her practice focus on bridges between metaphysics, specifically dualistic structures, and printmaking.At its core, her work explores ideas of contemporary metaphysics while reflecting the intensity and pattern of materiality in flux. Kristina’s ambition is to expand this visual language through engagement with Eastern philosophy and culture.
SIM Gallery Exhibition
place: Reykjavik, Island
KuratorIn: Petreikis, Martynas
Dokumentationstyp: Dokumentation einer Performance/Aktion / Documentation of a performance/action
Medium
Video 16:9
Dauer: 4:18