Etoile
(2019)

Le piste di pattinaggio, come le piscine, incarnano l'artificialità di luoghi progettati per riprodurre, controllare e trasformare l'uso degli spazi naturali: paesaggi pietrificati, circondati da terrazze. Nella pista di pattinaggio l'acqua è ghiacciata e i corpi si alleggeriscono nell'orizzontalità di un movimento continuo sulla superficie ghiacciata. Scivolare è la prima possibilità del ghiaccio. La seconda è quella di rompersi.

Seguendo la curva narrativa di un personaggio che cerca di sfuggire alla sua condizione aggrappandosi a un sogno, c'è la speranza di essere, di diventare qualcun altro. Coinvolgendosi drammaticamente in una disciplina alla costante ricerca del suo prossimo miglior talento, Anaïs Wenger gioca a spettacolarizzare l'artista al lavoro, al quale viene chiesto di essere allo stesso tempo identificabile e inaspettato, visibile e misterioso, efficiente e autentico.