Nel 2011, Bastien e io ci siamo incontrati quando siamo stati invitati a collaborare da Myriam Kridi, ex programmatrice del Théâtre de l'Usine di Ginevra. All'epoca Bastien si occupava principalmente di grafica e io di performance in situ. Inizialmente, abbiamo parlato di installare una piccola barca a vela sul set e di lavorare sulle mitologie marittime e sul concetto di deriva. Di questa prima proposta abbiamo mantenuto solo il nome: Caravelle. Nel nostro lavoro successivo, "The Red Factory", creato per il festival "Les Urbaines" di Losanna, abbiamo radicalizzato la nostra pratica collaborativa attraverso l'abbandono dei tentativi decorativi e mitici nei nostri gesti combinati.
In spazi spogli costruiamo paesaggi grafici usando i nostri corpi come strumenti di misura. La nostra interazione con il sito rivela un'anamorfosi prospettica, visibile al pubblico da un unico punto di vista.
tradotto automaticamente dalla lingua inglese