Materiale: roccia e camicia svizzera, 18 millesimi, pelle, pelle bianca, plastica
Testo della pubblicazione della performer cilena Macarena Perich Rosas:
ON Bucher, Claudia;
Di MACARENA PERICH ROSAS
Ogni volta che Claudia si esibisce, presenta un dialogo costante con i materiali, una comprensione oggettiva e un sistema riflessivo di fare arte.
L'artista pone il pubblico in mezzo all'ordine specifico e pertinente della forma installativa dell'opera, per poi rompere quell'ordine attivando il suo corpo attraverso il movimento. In quel momento le contraddizioni iniziano a rivelarsi davanti a noi.
Questo caos ci conduce in una forma di percezione viscerale in cui vengono esposti texture, colori, aromi e una particolare forma di bellezza repulsiva, che plasma i ritmi e le sensazioni della performance.
Ci troviamo di fronte a una trasformazione mutevole dei canoni culturali e delle norme fisse.
Vengono eseguite mutazioni.
L'artista chiede al pubblico di spostare la propria prospettiva, creando una bipolarità.
Si provoca l'altra parte di sé.
Si crea una logica che fa tesoro del proprio ordine e delle proprie leggi. Ma questa logica chiede a se stessa di essere decostruita affinché il momento presente sia giusto ed equo.
È pura.
Usa la luce e il colore, il peso e la velocità.
Gioca con elementi e idee diverse, portandoli in direzioni che suggeriscono il movimento. Gioca con l'orizzonte per romperlo sempre di più e creare nuovi orizzonti.
Crea collezioni di barattoli, contenitori, cartoni del latte: una nuova specie che filtra, misura, controlla.
La sua forza lascia un'impronta: tracce che sono il risultato di un sistema che trascende le narrazioni classiche.
Bucher propone questa trascendenza attraverso la disintegrazione della materialità.
In questo modo, ha senso che scompaia.
Tradotto da Julian Higuerey Núñez
A cura di Sojin Chun
tradotto automaticamente dalla lingua inglese