Due ballerini, un musicista e un narratore. Ricordi di incontri sul treno notturno tra Zurigo e Budapest. La ribellione contro il proprio svantaggio si mescola alla xenofobia non riflessa.
"du woher" racconta di incontri toccanti e allo stesso tempo alienanti tra una donna ungherese emigrata e altri europei dell'Est. Sul treno notturno, la donna incontra persone che si recano all'estero per trovare un lavoro meglio retribuito, sfuggendo così allo svantaggio economico del proprio Paese. Incontra persone volitive, spinte dalla ricerca di prospettive migliori per sé e per le proprie famiglie, ma incontra anche pregiudizi, xenofobia e mancanza di empatia per le persone socialmente più deboli e svantaggiate. Sperimenta che in una società c'è sempre l'anello successivo più debole, attraverso il quale si possono creare disuguaglianze, demarcazioni e gerarchie. Sperimenta persone che hanno interiorizzato e applicano le idee conservatrici di destra, anche se loro stessi vivono l'esclusione. Diventa chiaro che ciò che è straniero, chi è un migrante e chi no, chi è una minoranza e chi no, è sempre una questione di prospettiva. Nella messa in scena della storia, la coreografia, il linguaggio, i suoni e i frammenti melodici fluiscono dolcemente l'uno nell'altro.
tradotto automaticamente dalla lingua tedesco
Ausstellung "Nach Zürich"
place: Helmhaus, Zürich
KuratorIn: Baldini, Nadja; Maurer, Simon; Morgenthaler, Daniel; Spieser, Vreni
Dokumentationstyp: Performance/Aktion für die Kamera / Performance/Action for the Camera