"Come possiamo stare insieme per testimoniare il mistero, la separazione, l'isolamento e la singolarità?".
Nel suo testo sulla "Politica dell'amicizia", Jacques Derrida riunisce una moltitudine di ambiti e di questioni che a prima vista sembrano distanti tra loro. Nella sua scrittura e nel suo discorso, l'amicizia, la democrazia e la parola stessa si saldano in un'area problematica che si interroga sulle modalità possibili e impossibili della convivenza umana. Come possiamo incontrare noi stessi e l'altro senza limitarli nella loro incomparabile singolarità? Come possiamo parlarci? E come aprire le nostre relazioni private, le nostre amicizie a una comunità, a una convivenza nello spazio politico di un Paese, di una cultura?
"wir/wir/wir (Entwürfe)" tenta di combinare un approccio contenutistico a un testo con una gioia non mediata di giocare e sperimentare fin dall'inizio. Partendo dalle figure (linguistiche) di questo testo, raccogliamo materiale musicale, scenico e testuale e cerchiamo punti di partenza per una realizzazione di teatro musicale. Allo stesso tempo, riprendiamo il carattere retorico e musicale del flusso di pensiero di Derrida e ne sfruttiamo il potenziale drammatico. Un discorso si sviluppa a partire da coreografie musicali testo-gesto che tematizzano costantemente il linguaggio stesso come generatore di significato. Il corpo si esprime attraverso gesti e variazioni vocali, mentre il testo prosegue come una scia di pensiero. Cerchiamo una miscela di pubblicità e interiorità, vicinanza e distanza, una forma di discorso che metta in discussione se stesso e il sé come entità stabile.
tradotto automaticamente dalla lingua tedesco
Platform Neues Musiktheater
place: Vidmarhalle
Dokumentationstyp: Dokumentation einer Performance/Aktion / Documentation of a performance/action