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Revolving Histories (#bangbang-0021)

42,7 – sacred
(2008)

https://stellapfeiffer.ch/Fruehe-Arbeiten/42,7-sacred/

Un vecchio e stretto ponte di legno conduce a un'isoletta in un piccolo fiume. Nel terzo anteriore del ponte, il ponte si allarga con una piattaforma rotonda e non simmetrica. Sull'isola si trovano un tavolo rotondo di metallo verde e una sedia di metallo verde. Dietro il ponte nel fiume c'è una soglia oltre la quale scorre l'acqua. Prima di entrare nel ponte, a destra e a sinistra c'è un vecchio e grande ceppo d'albero. Su di essi sono montate delle sculture. I due tronchi d'albero con le sculture segnano una soglia attraverso la quale si entra nel ponte. Il ponte stesso segna un luogo di transizione e fa parte dei quattro elementi. Questo luogo può essere raggiunto solo a piedi attraverso un prato.
Davanti all'ingresso, davanti al ponte, posiziono un vaso di metallo leggero con una superficie opaca e liscia che riflette l'ambiente circostante. Questo vaso contiene le ceneri dei diari. Prima mi metto a piedi nudi davanti al vaso, poi mi sdraio. Mi connetto con il luogo. Dopo un po' mi alzo e cammino fino alla fine del ponte. Mi giro, torno alla piattaforma e mi sdraio sulla schiena. Appoggio il vaso di metallo sul mio stomaco. Mi connetto con il vaso e con le ceneri in esso contenute. Mi riconnetto con il luogo e con gli elementi forti che mi circondano. Aspetto che una melodia interiore sorga dentro di me e cominci a formulare la sua strada verso l'esterno sotto forma di una canzone astratta e sovratonale. Canto con le ceneri, gli elementi, il luogo e tutto ciò che vi si collega. Il mio petto si alza e si abbassa e il mio ventre, su cui si trova il vaso con la cenere, si alza e si abbassa. Canto finché non c'è silenzio dentro di me. Aspetto e dopo un po' mi alzo. Molto lentamente, sollevo il vaso dal pavimento con le mani fino all'altezza della testa. Durante questo tempo, la cenere si svuota a gruppi. Davanti ai miei piedi nudi si forma un piccolo cumulo. Il vento sta già portando con sé la cenere. Quando il vaso è vuoto, torno al punto di partenza e lo ripongo. Lascio il luogo dell'incidente.
Additional
Ausgangspunkt dieser Performance waren meine Tagebücher, die ich bis 2008 geschrieben hatte. Diese hatte ich verbrannt und die Asche wollte ich mit einem Ritual der Natur übergeben. Die Galerie Y’a Qu’a befindet sich etwas abgelegen mitten im Grünen. Ich nahm an einer Gruppenausstellung teil, die vom 7. Juni bis 31. August 2008 unter dem Titel «Fantasmic» stattfand. Ich präsentierte Zeichnungen an dieser Gruppenausstellung. Als ich mir das Areal anschaute, fiel mir der Fluss mit der Brücke und der kleinen Insel ins Auge und ich hatte sofort die Idee, eine Performance mit der Asche zu machen. So schlug ich dem Veranstalter vor, eine Performance zu machen, die dann am 7. Juni 2008 zur Vernissage stattfand. Es hatte die Tage vorher stark geregnet und der Fluss war stark angeschwollen, die Wasser flossen reissend. Es war immer noch regnerisch und kühl für die Jahreszeit. Es war ein windig-regnerischer Tag. Wegen der Wetterverhältnisse und dem reissenden Fluss, weigerte sich der Veranstalter, die Performance durchführen zu lassen. Doch ich bestand auf einer Durchführung und es hat auch alles wunderbar geklappt. Die Verbindung zur Natur ist für mich persönlich sehr wichtig und ist ein wiederkehrendes, wichtiges Element bzw. Thema in meinen Performances. Meine Performances habe ich grundsätzlich immer ortsbezogen umgesetzt, denn der mich / uns umgebende Raum ist genauso wichtig und trägt und prägt eine Performance genauso mit, wie die Performerin und die Zuschauenden. Oft habe ich eine Idee einer Performance sehr lange mit mir herumgetragen, bis ich den geeigneten Ort dazu gefunden habe. Das war auch bei dieser Performance der Fall.
Remark
Der Titel der Performance ist: 42,7 – sacred, Dauer: 50 Min. Material: Leichtmetalltopf, Asche, Gesang
Y'a Qu'a

place: Galerie Y'a Qu'a, Le Moulin, 1694 Chavannes-sous-Orsonnens
Dokumentationstyp: Dokumentation einer Performance/Aktion / Documentation of a performance/action

Medium

Fotoserie (Reihenfolge am Ende vom Dateinamen benennen!) / Photo series (name sequence at the end of the file name!)
Dauer: ca. 50 Min.